Obbligo certificato casellario giudiziale
3° AGGIORNAMENTO (07/04/2014): Con la prima nota di chiarimento in merito alla concreta attuazione del decreto legislativo 39/2014, il Ministero della Giustizia chiarisce che la presentazione del certificato trova applicazione solo con riferimento ai rapporti di lavoro definiti.
Sono esclusi, pertanto, dal suddetto obbligo, tutti gli altri tipi di collaborazione (liberi professionisti/voucher/collaborazioni retribuite).
2° AGGIORNAMENTO (04/04/2014): Il Ministero della Giustizia ha pubblicato delle circolari che riducono sensibilmente gli obblighi per le associazioni in merito ai certificati del casellario giudiziale. In particolar modo è stato disposto che i VOLONTARI sono esclusi dall'obbligo di certificazione.
Ciò significa che tutti coloro che sono inquadrati in qualità di collaboratori non retribuiti non dovranno dotarsi del certificato. L'obbligo permane per i lavoratori subordinati o para-subordinati
Tuttavia, per quest'ultimi, dato lo scarso preavviso, qualora i tempi di rilascio del certificato sforino il 6 aprile, è prevista la possibilità di rilasciare una momentanea autocertificazione, fino a regolarizzazione avvenuta.
Per altri tipi di collaborazione (liberi professionisti/voucher/collaborazioni retribuite) rimaniamo in attesa di ulteriori spiegazioni.
N.B. Segnaliamo che il Tribunale di Padova, in attesa di disposizioni che non ha ancora ricevuto, rilascia un documento provvisorio per il quale non sono richieste né imposte né marca da bollo. In attesa di disposizioni definitive, invitiamo dunque gli associati a dotarsi di tale documento provvisorio, dato che non prevede alcun costo.
AGGIORNAMENTO (03/04/2014): Alcuni affiliati hanno segnalato che il Casellario Giudiziale rilascia le certificazioni esenti bollo: il costo della richiesta sarebbe dunque di soli 7,08 euro per certificati urgenti e di 3,54 per quelli senza urgenza. Vi terremo aggiornati su eventuali, futuri, sviluppi.
Segnaliamo a tutti gli affiliati un’importante novità che riguarda le associazioni che operano con i minori. A partire dal giorno 6 aprile p.v. infatti, ciascuno dei volontari che operano a stretto con essi dovrà dotarsi di certificato del casellario giudiziale; a stabilirlo è il Decreto Legislativo n. 39 del 4 marzo 2014 che aggiorna la normativa a tutela dei minori.
In particolare, l’articolo 2 del suddetto decreto sancisce che il certificato penale del casellario giudiziale deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino il contatto diretto e regolare con minori, per verificare l’esistenza di condanne per i reati di pedopornografia e di sfruttamento sessuale dei minori.
Chi non provvederà a regolarizzare la propria situazione rischia una sanzione pecuniaria tra i 10 e i 15 mila euro. Poiché l’eventuale sanzione sarebbe a carico dell’Associazione in quanto datore di lavoro degli operatori, invitiamo tutti gli affiliati a provvedere al più presto affinché i collaboratori si dotino del documento richiesto.
La decisione, per quanto corretta, lascia perplessi per la sua repentinità e pertanto ACSI sta operando affinché ai soggetti coinvolti sia concessa una proroga per consentire lo smaltimento delle pratiche soprattutto in considerazione del prevedibile ingorgo di richieste che si produrrà presso le cancellerie dei tribunali.
In attesa di una risposta da parte degli organi legislativi trasmettiamo comunque alcune indicazioni su cosa fare per ottenere il certificato:
La richiesta deve essere presentata direttamente dall’interessato, o da persona delegata, con documento di identità in corso di validità (passaporto o copia del permesso di soggiorno per cittadini extra-comunitari), utilizzando il modello scaricabile a questo link.
Per ottenere il certificato, che avrà validità per 6 mesi, sarà necessaria una marca da bollo del valore di 16 euro e una marca per diritti, da 7,08 euro per certificati richiesti con urgenza, da 3,54 euro per certificati senza urgenza. Sarà possibile ottenere il certificato presso qualunque ufficio del casellario della Procura della Repubblica Italiana.
Per leggere il testo del provvedimento normativo, visitare il seguente link
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